Titolo: Hunger Games
Saga: The Hunger Games trilogy. vol.1
Autore: Suzanne Collins
USA: 2008 Italia: 2009
Traduzione: Fabio Paracchini - collab. Simona Brogli
Editore: Mondadori
Pagine: 369
Prezzo: 17,00 euro
Suzanne Collins è una nota autrice statunitense.
La prima ispirazione per questo libro le è venuta dal mito del Labirinto del Minotauro, ma l'idea è si è fatta strada nella sua mente mentre faceva zapping tra le immagini dei reality show
e quelle della guerra vera.
Vive nel Connecticut con la sua famiglia e due gatti selvatici.
Salve gente, questa è la prima volta che faccio la recensione di un libro perciò chiedo scusa se talvolta sarò banale e farò qualche errore, mi impegnerò al massimo per non risultare noiosa o pesante, mi affido alla vostra clemenza nel giudizio.
Recensione
Io e il libro: negli ultimi mesi ho sentito molto parlare di questo libro e del film che in questo periodo stanno girando, su internet approdavo sempre su pagine che citavano questo manoscritto, sembrava quasi che lui mi chiamasse, che mi seguisse ovunque. Voleva essere mio. Alla fine non ho resistito più, la curiosita miscelata al desiderio irrefrenabile di leggerlo hanno ''costretto'' il mio amato papà ad acquistarlo.
Cover: ammetto che la copertina italiana mi inquieta un pò, non mi piace particolarmente. I colori cupi sono adatti all'ambientazione del libro, ma per il resto non credo di poterla promuovere con il massimo dei voti seocondo il mio gusto.
Personaggi: la Collins è stata abile a far entrare le sue ''creature'' da subito nel cuore del lettore. Non mi era mai capitato, nella mia carriera da divoratrice di libri, che ogni volta che un personaggio entrava in scena dopo poche pagine avesse già conquistato un posto speciale nel mio cuore. Proseguiamo con un breve ritratto dei personaggi che mi hanno più colpita.
Al primo posto naturalmente vi è la protagonista Katniss Everdeen, una sedicenne, che si è trovata a fare i conti con un destino troppo crudele, infatti dopo la morte del padre avvenuta quando lei era solo una bambina, ha preso le redini della propria famiglia, facendo sopravvivere attraverso l'attività illegale della caccia la madre e la sorellina Prim.
E' matura per la sua giovane età, è forte e coraggiosa. Riesce a controllare le sue emozioni, e nascondere le paure che le divorano l'anima. Talvolta può apparire troppo fredda, ma quella è solo una corazza che cela una ragazza dolce e fragile.
La considero l'eroina perfetta. L'autrice ha dato vita ad un figura femminile dal carattere ricco di sfumature, mancava da tempo nel panorama letterario un personaggio come Katniss.
Gale è una figura che nella storia ha un ruolo marginale, la Collins non si sofferma molto su di lui, malgrado sia il migliore amico della protagonista ed influenzi involontariamente molte sue decisioni. Lui ha visto portarsi via la persona che da sempre gli ha dato la forza di andare avanti, probabilmente sperando in un futuro con lei.
Ed ecco che arriviamo a Peeta, io adoro alla follia il suo personaggio, la dolcezza è il suo punto forte. Inizialmente lo si può considerare un ingenuo, un debole ma nel corso della storia saprà stupirvi lasciandovi senza fiato. L'amore incondizionato che nutre nei confronti di Katniss già da prima dell'inizio dei giochi, lo porteranno più volte a fare i conti con la morte, il suo obiettivo sarà quello di mantenere in vita la ragazza. In tante perderete la testa per lui!!!
Haymitch all'inizio non potrete fare a meno di odiarlo. Lui avrà un ruolo di fondamentale importanza, lui sarà il mentore di Peeta e Katniss durante i giochi, costui dovrà convincere gli sponsor a far sopravvivere i due tributi del distretto 12. Ma dalle prime pagine non si presenterà come una persona affidabile, è un ubriacone, da quando ha vinto la 50° edizione degli HG si è lasciato andare...Ma a poco a poco, anche lui serbe nella manica carte molto preziose che vi faranno ricredere sul suo conto.
Un personaggio che mi ha piacevolmente colpita è Cinna, lo stilista di Katniss per i giochi. Lui vive a CC ma non è superficiale, insensibile come la gente che abita nella capitale, lui saprà aiutare e sostenere il suo tributo in questa terribile esperienza. Sarà proprio Cinna a far nascere il mito della ''ragazza di fuoco''.
Infine voglio dedicare due righe a Rue, personaggio che vi farà commuovere, che toccherà le corde più intime della vostra anima. Lei il piccolo tributo del distretto 11 stringerà un'alleanza nell'arena insieme a Katniss, le due stringeranno un'amicizia lì dove i legami umani sono proibiti.
Storia: La sinossi fatta all'interno della copertina è molto esaudiente, ci presenta perfettamente la trama che la Collins si accinge a raccontare nel corso di quelle pagine.
In questo libro il futuro post-apocalittico che ha devastato il mondo, rievoca nella mente del lettore eventi di un passato oscuro, le guerre mondiali. In quei giorni bui milioni di persone sono state costette a vivere in condizioni terribili, la libertà era un'utopia irragiungibile. Questa è la stessa realtà che vivono gli abitanti dei distretti di Panem, qui la gente soffre la fame, epidemie devastanti si diffondo tra la povera gente, e la capitale indifferente pensa unicamente a tenere sotto controllo la popolazione col timore che la rivolta avvenuta 75 anni prima, dall'inizio della storia, possa ripetersi. E proprio a causa di quella ribellione sedata nel sangue, che sono nati i giochi della fame, un reality show che ogni anno richiede a ciascun distretto due tributi, due concorrenti che si scontreranno in una battaglia all'ultimo sangue nell'arena.
Katniss, si offrirà al posto della sorellina Prim, ed insieme a Peeta raprresenteranno il 12° distretto. Il ragazzo non avrà problemi ad esternare al pubblico i sentimenti che serba nei riguardi della Eveerdin, ma la giovane non si lascerà andare ad alcuna passione.
In lei si accenderà una dura lotta tra il sentimento che la lega a Gale da tutta una vita, e il bene che prova per Peeta. Come può pensare a simili sciocchezze, quando in ballo c'è la sua vita e la sopravvivenza della sua famiglia.
Tra il sangue versato dai tributi, combattimenti che incantano e divertono la superficiale gente di Capitol City, ed il sorgere e consolidarsi di un sentimento nuovo e misterioroso Katniss e Peeta si troveranno tra gli ultimi concorrenti rimasti in gara. Un'unica regola vige in questo gioco: uno solo è il vincitore, tutti gli altri devono morire. Come faranno i due protagonisti, chi si sacrificherà per l'altro? Potranno entrambi tornare a casa?
Considerazioni: Gli avvenimenti non sono per niente scontati e banali.
La storia è unica nel suo genere, originale. Una bella ventata di novità non può che far bene.
Scrittura: la storia è raccontata da Katniss, con l'utilizzo del tempo presente. Solitamente i libri scritti in prima persona possono semrbare un pò superficiali, che non vanno a fondo realmente nelle vicende della storia, ma ciò non accade in questo manoscritto. Questo è un grande merito dell'autrice.
La Collins ha un modo di scrivere fluido e leggero, è un piacere perdersi nelle sue parole. Le scene che descrive sono così reali che sembra di trovarsi tra le vie del povero distretto 12, tra i grattaceli imponenti della capitale o nell'arena.
Giudizio Finale: Hunger Games è ufficialmente entrato nella lista dei miei libri preferiti, il mio cuore ha fatto i salti mortali per questa storia, ha ragione il grande S. King quando dice che ''crea assuefazione''. E' stato duro staccarsi, ogni volta, dal libro, per me è stato una droga.
Sono certa che la lontananza dal libro vi causerà un'astinenza che difficilmente riuscirete a soffocare.
Accanto a me proprio in questo momento c'è il seguito di quest'avvincente storia, non oso nemmeno immaginare a quando la trilogia si concluderà.
Danielle;
Salve cari lettori, io sono Sansone il gatto criticone.
La mia più grande passione è la lettura, ma sono un tipo molto esigente, non so clemente nei miei giudizi. Trovo sempre difetti ovunque, la perfezione per me non esiste.
In Hunger Games non ho apprezzato la prima persona con la quale è scritto il libro, ciò mette in secondo piano le emozioni degli altri personaggi. Non mi è piaciuto nemmeno che la Collins ha fatto di Gale un personaggio marginale.
Alla prossima critica!!
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